lunedì 21 marzo 2011

PROMEMORIA

Certe volte si arriva ad un punto in cui ci si accorge che tutto sta andando per il verso sbagliato, o almeno, non sta andando come si vorrebbe  o non corrisponde all'idea che ci si era fatti su certe situazioni. Di chi è la colpa? Dove si ha sbagliato? Perchè è andata diversamente sta volta?
Non per forza c'è una risposta, semplicemente credo bisogni vivere attivamente le cose, non solo da spettatori, mettersi in gioco in pieno, senza tralasciare nessun particolare. Insomma bisogna darsi una mossa e, se ci si accorge che qualcosa non va per il verso giusto, avere la lucidità e la fermezza di cambiare al più presto rotta. E' proprio quando tutto sembra andare per il vero giusto che si abbassa la guardia, rischiando di compromettere ciò che di buono si era compiuto. Difficile è anche non farsi condizionare da un episodio spiacevole che, come una sorta di nuvoletta di Fantozzi, può condizionare anche il resto della tua giornata, o per i più sensibili, il resto della settimana o addirittura il mese... La lucidità di cui parlavo prima credo serva anche per focalizzare ciò che davvero è importante, allargando bene l'obiettivo sulla nostra esistenza e sui nostri progetti magari ci si accorge che quel lieve passo falso non è nulla paragonato al cammino che ci attende o che abbiamo già percorso. Perchè poi, le cose per cui dobbiamo prendercela, per cui dobbiamo rimanere male per davvero sono veramente poche, o forse, non ne esiste veramente nessuna! Come dice il saggio:
"Se hai un problema che puoi risolvere non serve affannarsi; se hai un problema che non puoi risolvere non serve affannarsi, non lo puoi risolvere".

martedì 15 marzo 2011

ROBA DA CARNEVALE

Non ho vinto a calcio, non ho vinto a pallavolo, non ha vinto il Milan, piove.
Eppure questo weekend è stato estremamente positivo.
Ho trascorso il sabato pomeriggio a ballare per le vie del paese dove abito vestito da egiziano. Accanto a me un sacco di altri egiziani, piccoli e grandi, alcuni nemmeno sapevo chi fossero, men che meno travestiti in quel modo. Ho ballato anche se non è la mia specialità, e si è visto; ho ballato perchè era quello il mio ruolo, perchè non ero il protagonista ero solo una comparsa, ho cercato di dare il massimo. L'ho fatto per quelle persone che hanno dedicato un sacco di tempo alla costruzione del carro, l'ho fatto per chi ha organizzato le coreografie e chi ha disegnato, tagliato e cucito tutti quei bei vestiti. L'ho fatto perchè tutti quei bambini si meritavano un carnevale vero, non di quelli da teppistello con la schiuma o raba simile; un Carnevale in grande stile. L'ho fatto perchè mi diverte.
Ho visto tanti ragazzi e adulti che, come me, hanno riscoperto il carnevale; perchè, in fondo, non c'è nulla di male ad andare in giro per le vie del paese a ballare, ridere e scherzare in questa giornata. Ho visto un gruppo di persone orgogliose di rappresentare una comunità attiva.
E tanto per ribadire il concetto, già espresso in un precedente post: il lavoro paga, sempre!

A coronamento della sfilata e della vittoria del gruppo di bambini, giovani e adulti dell'Oratorio di Caccivio, un sacco di tempo trascorso con la mia ragazza in questi due giorni tra trucco, strucco, amici, cene e aperitivi. Non potrei chiedere di meglio.

sabato 12 marzo 2011

OGNI SCHERZO VALE

Più o meno un anno fa sul mio cellulare compariva questo promemoria: "RICORDATI DI VESTIRTI A CARNEVALE".
Al termine della sfilata dei carri e delle maschere partecipanti al carnevale di Lurate Caccivio del 2009, di cui facevo parte della giuria, mi era rimasta in bocca la sensazione amara di essermi perso una buona occasione per divertirmi un pò. Sensazione  che, unita all'entusiasmo e alla bravura degli organizzatori del carro dell'Oratorio di Caccivio, mi aveva spinto a scriver quel promemoria sul cellulare con 365 giorni di anticipo.
Ebbene l'anno scorso, dopo diverso tempo, mi sono travestito (da aristogatto) per partecipare alla sfilata. Non nego di aver trascorso uno dei pomeriggi più divertenti dell'anno.E' stato forse il carnevale più bello a cui abbia mai partecipato, cercondo un pò di ricordare quelli passati.
E dopo un altro anno eccomi di nuovo qua, alla vigilia del carnevale, pronto ad indossare una maschera domani, anche come forma di ringraziamento per tutte quelle persone che da mesi lavorano dietro questo carnevale 2011.
Continuo poi ad essere dell'idea che se uno riesce a mascherarsi liberamente a Carnevale vuol dire che durante il resto dell'anno non indossi una "maschera", cioè riesce ad essere se stesso, perchè non potrebbe chiedere di meglio.