Non per forza c'è una risposta, semplicemente credo bisogni vivere attivamente le cose, non solo da spettatori, mettersi in gioco in pieno, senza tralasciare nessun particolare. Insomma bisogna darsi una mossa e, se ci si accorge che qualcosa non va per il verso giusto, avere la lucidità e la fermezza di cambiare al più presto rotta. E' proprio quando tutto sembra andare per il vero giusto che si abbassa la guardia, rischiando di compromettere ciò che di buono si era compiuto. Difficile è anche non farsi condizionare da un episodio spiacevole che, come una sorta di nuvoletta di Fantozzi, può condizionare anche il resto della tua giornata, o per i più sensibili, il resto della settimana o addirittura il mese... La lucidità di cui parlavo prima credo serva anche per focalizzare ciò che davvero è importante, allargando bene l'obiettivo sulla nostra esistenza e sui nostri progetti magari ci si accorge che quel lieve passo falso non è nulla paragonato al cammino che ci attende o che abbiamo già percorso. Perchè poi, le cose per cui dobbiamo prendercela, per cui dobbiamo rimanere male per davvero sono veramente poche, o forse, non ne esiste veramente nessuna! Come dice il saggio:
"Se hai un problema che puoi risolvere non serve affannarsi; se hai un problema che non puoi risolvere non serve affannarsi, non lo puoi risolvere".