martedì 15 marzo 2011

ROBA DA CARNEVALE

Non ho vinto a calcio, non ho vinto a pallavolo, non ha vinto il Milan, piove.
Eppure questo weekend è stato estremamente positivo.
Ho trascorso il sabato pomeriggio a ballare per le vie del paese dove abito vestito da egiziano. Accanto a me un sacco di altri egiziani, piccoli e grandi, alcuni nemmeno sapevo chi fossero, men che meno travestiti in quel modo. Ho ballato anche se non è la mia specialità, e si è visto; ho ballato perchè era quello il mio ruolo, perchè non ero il protagonista ero solo una comparsa, ho cercato di dare il massimo. L'ho fatto per quelle persone che hanno dedicato un sacco di tempo alla costruzione del carro, l'ho fatto per chi ha organizzato le coreografie e chi ha disegnato, tagliato e cucito tutti quei bei vestiti. L'ho fatto perchè tutti quei bambini si meritavano un carnevale vero, non di quelli da teppistello con la schiuma o raba simile; un Carnevale in grande stile. L'ho fatto perchè mi diverte.
Ho visto tanti ragazzi e adulti che, come me, hanno riscoperto il carnevale; perchè, in fondo, non c'è nulla di male ad andare in giro per le vie del paese a ballare, ridere e scherzare in questa giornata. Ho visto un gruppo di persone orgogliose di rappresentare una comunità attiva.
E tanto per ribadire il concetto, già espresso in un precedente post: il lavoro paga, sempre!

A coronamento della sfilata e della vittoria del gruppo di bambini, giovani e adulti dell'Oratorio di Caccivio, un sacco di tempo trascorso con la mia ragazza in questi due giorni tra trucco, strucco, amici, cene e aperitivi. Non potrei chiedere di meglio.

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